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TARIFFA (LA)
di COSTA VINCENZO
Editore: IL MULINO
Collana: INTERSEZIONI
Anno edizione: 2000
Pagine: 102 p.
ISBN: 9788815073419
Si tratta di una testimonianza autobiografica sulla sorte dei fascisti dopo la Liberazione, di coloro che dalla guerra uscivano vinti e che l'Italia repubblicana chiamò a pagare la "tariffa" delle proprie responsabilità. Il racconto prende le mosse negli ultimi giorni di aprile quando Vincenzo Costa, l'ultimo federale fascista di Milano, è catturato dai partigiani sul lago di Como, giusto qualche ora prima che il duce, poco distante, cada fucilato. Questa memoria, cui Costa ha affidato il ricordo della sua reclusione, è una testimonianza diretta sulla sua sorte e offre una prospettiva rovesciata del dopoguerra italiano, che al fascista appare un purgatorio degradato di angherie e miserie, dove l'unica luce è la fedeltà al passato.
L'ultimo federale va in prigione: la testimonianza di un fascista non pentito alle prese con la giustizia dell'Italia repubblicana. Con il titolo "L'ultimo federale" nel 1997 il Mulino ha pubblicato, per iniziativa di Renzo De Felice, le memorie del federale repubblichino di Milano Vincenzo Costa. Quel testo derivava da un memoriale di oltre mille pagine, del quale De Felice aveva scelto la parte, del resto preponderante, relativa al 1943-45. Quella che vede ora la luce è la parte immediatamente successiva, le cento pagine che raccontano le traversie vissute da Costa dalla cattura a fine aprile '45 al ritorno in libertà nell'ottobre 1949. Si tratta dunque di una testimonianza autobiografica sulla sorte dei fascisti dopo la Liberazione, di coloro che dalla guerra uscivano vinti e che l'Italia repubblicana chiamò a pagare "la tariffa" delle proprie responsabilità. Il racconto prende le mosse negli ultimi giorni di aprile, nel carcere di Como: da lì Costa è trasferito dopo pochi giorni in un campo a Piacenza, poi nel campo di concentramento di Coltano, vicino Pisa; in autunno, insieme a Vito Mussolini è portato a Milano, a San Vittore, per il processo. Sarà condannato a diciotto anni, ma ne sconterà poco più di tre, fra Pizzighettone e San Gimignano. Le prigioni dell'ultimo federale offrono una prospettiva rovesciata sull'Italia della Liberazione, che al fascista appare un purgatorio degradato di angherie e miserie, dove l'unica luce è la fedeltà al passato. Una prospettiva parzialissima, ma proprio per questo rivelatrice delle fratture e delle durezze di quell'acerba stagione in cui l'Italia repubblicana muoveva i primi passi... * Vincenzo Costa (1900-1984), volontario a Fiume, fascista della prima ora, prese parte come ufficiale degli Alpini alle diverse campagne della seconda guerra mondiale combattendo in Francia, Grecia, Croazia e Russia. Dopo l'8 settembre a Milano rientrò nell'attività della federazione fascista repubblicana, dapprima come collaboratore del federale Resega poi, alla morte di questi, come federale. Dopo il 25 aprile fu arrestato, processato e condannato ad alcuni anni di detenzione.
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TARIFFA (LA)
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2000
- ISBN
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9788815073419
- Pagine
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102 p.
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